Quando ho appreso che Enrico Testi, già Capo Reparto dei Vigili del fuoco di Firenze, non era più tra noi sono stato pervaso da una profonda commozione.

Conobbi Enrico, per tutti “Paragoni”, nel giugno del 1981 quando fui assegnato al Comando di Firenze al termine dei sei mesi di corso a Capannelle e subito mi colpì in lui quel modo gioviale ed aperto di presentarsi. Fiorentino verace, teneva banco nei rari momenti di libertà dal servizio, seduto sulla panchina situata in un angolo del piazzale della sede di via La Farina, vicino alla sala mensa, dove usavano intrattenersi i vigili fra un intervento di soccorso ed un altro.

Il suo eloquio colorito, le sue considerazioni al limite dell’inverosimile, potevano apparire voli pindarici, ma i paragoni che utilizzava – da qui il soprannome con cui era conosciuto al Comando – per esplicitare e far comprendere i suoi ragionamenti, erano frutto di uno spiccato spirito di osservazione e di analisi. Il suo comportamento, ad una visione superficiale, poteva apparire guascone, ma invece, conoscendolo meglio, si capiva che era animato dalla voglia di fare, da una profonda professionalità e competenza e da uno spiccato pragmatismo che dava il meglio di sé nei momenti difficili, quando l’idea geniale poteva mutare in positivo le sorti di un intervento di soccorso.

Caro Enrico, per tanti di noi sei stato un vero punto di riferimento, un grande amico che con il tuo modo simpatico e scanzonato di porti, ci hai insegnato il mestiere e ci hai consentito di diventare dei veri pompieri.

Grazie Enrico!

Gioacchino Giomi


Associazione Nazionale Vigili del Fuoco – CN

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